sabato 25 marzo 2017

Il senso profondo della "meditazione dinamica"

Avete presente una classica lezione di Tai Chi?
Ci si muove lentamente e i movimenti sono pensati partendo da un centro, che (volendo scomodare anche i giapponesi) in giapponese si chiama "hara" e che corrisponde al nostro baricentro.
Pensiamo per esempio anche all'uomo di Vitruvio di Leonardo: anche in quel caso abbiamo tutto il corpo dell'uomo che ruota intorno al centro. Tale centro e` entrato anche nella lingua parlata tutti i giorni. La linea che cinge i fianchi viene chiamata "giro vita" e passa proprio per questo punto.

In questa lezione ci concentriamo proprio su questo punto.
Prima pero` di procedere con gli esercizi desidero farvi vedere un breve filmato in cui si puo` chiaramente capire quanto sia importante, per tutte le arti marziali, acquisire la piena consapevolezza di questo punto.

Come vedete in questo filmato il maestro fa chiaramente partire l'energia dei suoi colpi dal suo hara (uso sempre il termine giapponese).


Fra l'altro, se osservate bene il maestro di Tai Chi (stile Chen), risulta ben chiara l'importanza della percussione del piede anche in questa disciplina.
Vi sarete comunque resi conto del controllo assoluto che il maestro ha del proprio corpo, del suo equilibrio e dei movimenti che risultano estremamente armoniosi e ben coordinati, oltre che potenti e vigorosi, quando é necessario. 

Eccoci quindi al fulcro della lezione: come acquisire la consapevolezza del proprio baricentro e utilizzare tale consapevolezza per migliorare il rapporto complessivo con il nostro corpo?

Lo Sri Murni ci puo` venire in aiuto.

Cos'e` lo Sri Murni?
Tecnicamente viene definito "un sistema di meditazione dinamica".

Cosa significa questo? Tutti abbiamo una certa idea di cosa significhi il termine "meditare", ma siamo abituati a pensare alla pratica meditativa come a qualcosa che si deve fare necessariamente da seduti o supini, sdraiati.

Con lo Sri Murni e` possibile meditare in movimento, mentre si compiono determinati schemi motori o "sigilli".

Ma cosa significa "meditare". Diamo una definizione semplice e senza pretese troppo alte: meditare significa educarsi alla presenza di se stessi. Acquisire la consapevolezza del nostro "esistere" momento dopo momento.
Questa consapevolezza risulta estremamente importante quando siamo travolti da forti emozioni e rischiamo di perdere "il controllo". La meditazione ci aiuta a riconcentrare la nostra attenzione sull'essenziale, su cio` che costituisce "lo zoccolo duro" della nostra consapevolezza.

Se prendiamo l'abitudine di tornare ogni volta che lo desideriamo a una migliore consapevolezza di noi stessi scopriremo sicuramente un maggior controllo, non tanto del mondo circostante, quanto della nostra risposta alle sollecitazioni esterne.

Per fare questo risulta importantissima la respirazione. TUtte le discipline orientali insistono tantissimo sul corretto modo di respirare. Parlano di flusso di energia che, attraverso il respiro, si diffonde nel nostro corpo, togliendo i blocchi energetici e i ristagni di liquidi, di tossine. Se ci pensate la respirazione permette di ripulire il nostro corpo degli scarti del nostro metabolismo interno. Una corretta e disciplinata respirazione calma le emozioni tumultuose e aiuta a coltivare la pace mentale.
Tutte cose essenziali nel nostro mondo governato dalla velocitá, ma anche dalla superficialitá.

La meditazione dinamica dello Sri Murni puó aiutarci ad andare nel profondo. A gustare il movimento corporeo come una danza della vita, che scorre initerrottamente dentro e fuori di noi.

Buono Sri Murni a tutti
cyberpanc

mercoledì 8 marzo 2017

Metodicitá come effetto della pratica dello Sri Murni

Ogni giorno mi ritaglio almeno 10 minuti per una sessione di Sri Murni.
Ogni giorno affronto un aspetto particolare di questa pratica: un approfondimento relativo a un sigillo, il focus sul Kunci, una specifica sessione motivazione di Sri Murni, ecc...

Ogni giorno provo particolare soddisfazione nel marcare come svolta la mia sessione di Sri Murni sul mio calendario di Google. Ho infatti settato un obiettivo giornaliero (goal) su Google calendar: l'esecuzione di almeno 4 serie dei 13 sigilli, in varie modalitá.

QUesta pratica costante mi aiuta da una parte a sviluppare il "muscolo" della metodicitá, mentre dall'altra alimenta sempre piú la passione per questa disciplina, per questo sistema di meditazione dinamica che mi fornisce spunti sempre nuovi di riflessione, oltre a una buona dose di entusiasmo e carica per affrontare la giornata.

Preferisco infatti praticare lo Sri Murni al mattino, quando ancora tutti dormono. Posso concentrarmi di piú e non disturbare nessuno.

Lo Sri Murni fa parte di quei rituali che consentono di rendere speciale ogni giornata.
La stessa preparazione della sessione é un rituale: Mi preparo mentalmente e fisicamente con 5 minuti di tappeto elastico (per risvegliare senza traumi tutti i muscoli), poi eseguo alcune volte il Surya Namaskar (Il Saluto al sole, ello Hata Yoga) per rendere flessibile e tonico il mio corpo. Infine procedo con la sessionen di Sri Murni.

La corretta esecuzione dei sigilli procura un diffuso benessere a tutto il corpo unito a una pace che dá soddisfazione e appagamento: sai che hai fatto qualcosa di utile e salutare per il tuo equilibrio psicofisico.
Puó succedere di cominciare una mattina senza la giusta carica, ma se si ha la costanza di cominciare con la prima delle 3 attivitá (il tappeto elastico) le altre due seguono con facilitá.

In ogni caso invito tutti a creare dei rituali salutari da svolgere alla mattina presto: é sicuramente un sistema efficace per cominciare bene la giornata sapendo di aver fatto la propria parte per migliorare il proprio fisico e per tenerlo in forma, nonostante il passare del tempo.

Quanto si impara col corpo, in queste sessioni, si porta poi, durante la giornata, in un rinnovato entusiasmo e in una crescente determinazione a fare del proprio meglio, senza peró farsi prendere dalla smania di dover finire tutto e subito, in quanto l'esecuzione lenta dei 13 sigilli educa la nostra mente a misurare bene le nostre energie nello svolgimento delle attivitá quotidiane. 

Un felice Sri Murni a tutti

cyberpanc

La respirazione nello Sri Murni

Nella pratica dello Sri Murni esistono diversi esercizi sulla respirazione; tutti quanti si pongono l'obiettivo di farci acquisire maggiore consapevolezza riguardo alla respirazione addominale, presupposto essenziale per imparare la pratica del Kunci.
Ricordo che nella disciplina dello Sri Murni, il Kunci é quell'elemento che dá efficacia all'esecuzione dei 13 sigilli, che, diversamente, si riducono a un semplice movimento che perde molta della sua forza.

Perché é importante la respirazione addominale
La respirazione addominale permette ai polmoni di espandersi molto di più e di incamerare molto più ossigeno in quanto la parte bassa della cassa toracica ha modo di aumentare molto più di volume in quanto non è costretta dalle costole, ma ha un buon margine di movimento all'interno della cavità addominale. In pratica il diaframma, scendendo, permette, come dicevamo, un'espansione maggiore dei nostri polmoni. Il secondo effetto che si sortisce con l'abbassamento del diaframma é la compressione degli organi dell'addome nella parte bassa dello stesso; in questo modo il nostro baricentro viene a spostarsi leggermente verso il basso e si crea una zona molto compatta al livello del basso ventre.

E' quella zona che i giapponesi chiamano Hara e noi occidentali più semplicemente chiamiamo girovita. E' la zona dove risiede il nostro baricentro e la pratica costante nel Kunci ci permette di acquisirne una consapevolezza sempre maggiore, con innegabili vantaggi sulla percezione del proprio equilibrio corporeo e sulla capacità di resistere agli attacchi rispondendo con i 13 sigilli.

L'utilizzo del Kunci, abbinato all'esecuzione dei 13 sigilli, ci consente di aumentare notevolmente l'efficacia di ciascuna figura.

Esercizio base per prendere consapevolezza della respirazione addominale
Stendetevi sulla schiena su un tappetino e piegate le gambe a livello delle ginocchia avvicinando cosí un po' i piedi alle natiche.
Tale posizione permette alla schiena di essere ben aderente al pavimento.

Mettete ora una mano su vostro ventre, all'altezza dell'ombelico. Lasciate la mano dolcemente appoggiata al vostro ventre e buttate fuori dal naso tutta l'aria che avete nei polmoni. Dovreste percepire la vostra mano che scende leggermente di livello, in quanto anche la "pancia" si sgonfia (in realtá non va aria nella pancia, ma sempre nei polmoni).

Ora inalate dal naso l'aria dolcemente immaginando di avere nella vostra un palloncino che si gonfia a mano a mano che introducete sempre piú aria dal naso. Dovreste quindi percepire la vostra mano che si solleva in quanto la pancia, sotto la vostra mano, si sta espandendo sempre piú.

Quando sentite di aver riempito tutta la pancia (il vostro immaginario palloncino), espirate, sempre dal naso, tutta l'aria contenuta nei vostri polmoni, sgonfiando, questa volta, il palloncino (la vostra mano si abbasserá di nuovo, come all'inizio di questo esercizio).

La parte alta dei polmoni, quella che normalmente siamo abituati ad espandere quando ci dicono di fare dei respiri profondi, non dovrebbe neanche sollevarsi.

Ripetete questo esercizio diverse volte. Ricordate che tutte le fasi della respirazione avvengono attraverso il naso.

Non abbiate fretta: quando si lavora con la respirazione la fretta va proprio messa da parte.
Se avete anche solo 15 minuti, puntate una sveglia e dimenticatevi di tutto il resto dei vostri impegni: il tempo che state dedicando a questi esercizi va a vantaggio della vostra capacitá di incamerare piú ossigeno, che vuol dire, piú salute, piú vita, piú... tutto.

Ricordatevi di non forzare mai la respirazione. Respirate naturalmente senza portare all'estrema tensione il vostro diaframma, sia in fase di inspirazione che di espirazione.

Buon lavoro su voi stessi

Presentazione dello Sri Murni

Cos'è lo Sri Murni?

Lo Sri Murni è, tecnicamente, una pratica di meditazione dinamica. Quando parlo di "meditazione" mi riferisco alla capacità di "essere presenti a se stessi". Dinamica sta a indicare che ci si muove. Nello Yoga, per esempio, si medita stando fermi, seduti. Qui no.

Cenni storici e validità accertate dello Sri Murni

Lo Sri Murni nasce a metà del XIX secolo in Indonesia, anche se molte delle pratiche che lo costituiscono hanno origini ben più antiche.
Si inserisce all'interno di quella moltitudine di pratiche tese allo sviluppo dell'energia interna ben presenti anche nel contesto cinese. C'è un'espressione indonesiana che identifica questo complesso di pratiche: Tenaga Dalam. Energia interna, appunto.

Così come capita in molte altre discipline orientali, si utilizzano simboli,  metafore per indicare comportamenti, pratiche, effetti sul corpo e sulla mente che sono stati studiati e tutt'ora sono oggetto di molteplici ricerche da parte di medici e ricercatori di tutto il mondo.
Lo Sri Murni non fa eccezione: diverse ricerche hanno, per esempio, accertato che ha un effetto estremamente positivo sugli astronauti di ritorno dalle missioni spaziali, sugli anziani che cominciano a soffrire di osteoporosi in quanto contribuisce all'intensificazione del processo di rimineralizzazione del tessuto osseo. Vi sono anche delle ricadute positive a livello psicologico in quanto la costante pratica può contribuire all'instaurazione di comportamenti più performanti, a dinamiche auto motivazionali che possono essere un efficace supporto in situazioni difficili da gestire.

Abbiamo poi le applicazioni marziali dello Sri Murni. Per fornire un esempio che possa essere chiaro anche a chi già pratica un'arte marziale potremmo dire che i 13 movimenti cardine dello Sri Murni (i 13 sigilli) costituiscono anche il cuore di un sistema completo di difesa personale, così come i movimenti del Tai Chi, se eseguiti velocemente, costituiscono un insieme di figure e di strategie di difesa/attacco.

Spesso la pratica dello Sri Murni, per chi eˋ giaˋ praticante di altre discipline (marziali e non), consente di migliorare la propria performance, percheˋ educa di continuo all'osservazione del corpo e delle risposte che esso ci fornisce alle sollecitazioni che andiamo a mettere in atto.

Anche peroˋ per chi non ha mai fatto pratiche marziali, lo Sri Murni rappresenta un ottimo sistema propedeutico che rende il successivo studio di altre arti, piuˋ efficace e consapevole.

Rimane comunque il concetto di base dello Sri Murni, la meditazione dinamica, l'aspetto che più di ogni altro può fare la differenza. E in questo breve testo cercherò di spiegarvelo a grandi linee.

Il passo base

Il passo base costituisce, appunto, la base dello Sri Murni. Tale disciplina eˋ un sistema di meditazione dinamica, in movimento. Tutto si attua nel passo base.

Tale passo cerca di trasferire, per usare le parole tipiche del linguaggio orientale, l'energia dalla terra al proprio corpo. Consiste nel battere con decisione uno dei piedi per terra e nel trasferire appunto, l'energia originatasi dall'impatto col terreno, in tutto il corpo fino alla testa. Tale passo va visto e compreso bene dal vivo percheˋ sono facili le improvvisazioni e soprattutto le imperfezioni nell'esecuzione: imperfezioni che vanificano l'ascesa dell'energia assorbita nell'impatto con la terra, su, attraverso l'intera struttura ossea del proprio corpo, fino alla testa. Eseguendo correttamente il passo si ha una complessiva e lieve torsione a spirale di tutto il corpo che, quando si sappia produrre correttamente, genera una sensazione complessiva di aumentata consapevolezza e tonicitaˋ del corpo.

Tale passo base costituisce anche un ottimo esercizio di educazione posturale in quanto ci abitua a un movimento armonico e sincronizzato di tutte le parti del nostro corpo. Lo Sri Murni educa inoltre a un costante ascolto delle risposte che il nostro corpo ci fornisce, mentre svolgiamo gli esercizi. Si impara così, per esempio, a non andare mai nella direzione del dolore oppure ad auto correggere il movimento qualora si percepissero punti delle articolazioni che tendono a scaldarsi e/o a far male. Perché questo? Perché in quei casi vorrebbe dire che l'energia non viene trasmessa bene attraverso tutto l'apparato scheletrico e si accumula, ristagna in uno o più punti determinandone un riscaldamento, o peggio, un'infiammazione.

In questi casi vedremo, durante le lezioni, come risolvere tali problemi attraverso la pratica efficace dello Sri Murni.

I 13 sigilli

I 13 sigilli sono per lo Sri Murni quello che le 12 note sono per la musica: 13 schemi motori di base che permettono di:

Allenare il nostro corpo mantenendolo flessibile ed elasticoConcentrare la nostra attenzione sul baricentro del corpo, grazie anche alla particolare pratica reapiratoria denominata KunciRilassarci in maniera profonda al termine di una giornata intensa e stressanteCaricarci di energia prima di una giornata (altrettanto) intensaAcquisire un sistema completo ed efficace di difesa personale valido per tutti e per tutte le età

I 13 sigilli possono essere eseguiti lentamente (proviamo a pensare al Tai Chi) e, in questo caso, avremo un profondo rilassamento psico fisico unito a una progressiva e appagante consapevolezza del proprio corpo in tutte le sue sfaccettature. Questo produrraˋ di riflesso un'aumentata attenzione alle proprie emozioni educandoci constantemente ad osservarle e a prenderne le distanze qualora si facessero tumultuose. Si parla in questa modalitaˋ, di "effetto camomilla" (una definizione informale, e se vogliamo simpatica, coniata dal Maestro Maltese durante le lezioni).

I 13 sigilli eseguiti velocemente e con forza hanno invece un effetto rinvigorente (caffe', per dare una seconda definizione informale) e motivante sulla psiche e sul fisico. Spesso si consiglia di eseguirli nell'intera sequenza, una o due volte al mattino, prima di partire per la giornata lavorativa. Abbinate alla corretta respirazione e al Kunci forniranno sicuramente un'energia utile per affrontare i vari impegni.

Durante la giornata anche un solo sigillo puoˋ costituire un validissimo "ancoraggio" (nell'accezione tipica della PNL): ogni sigillo trasmette uno specifico colore emotivo, intenzionalitaˋ che si trasmette e si rinforza in chi esegue tale schema motorio. Puoˋ infatti essere necessario a una persona timida, riaffermare, anche grazie a un pattern motorio, un'affermazione emotiva di forma e assertivitaˋ. In questo caso il primo sigillo potraˋ essere un valido aiuto. Questo solo per fare un esempio. Nelle lezioni questo aspetto saraˋ affrontato molto bene in quanto costituisce uno degli aspetti piuˋ interessanti e motivanti della pratica dello Sri Murni.

In un successivo corso avanzato si potranno studiare in maniera approfondita le diverse combinazioni di sigilli funzionali alla neutralizzazione di un avversario che dovesse aggredirci.

Ripeto: lo Sri Murni non nasce con l'unico obiettivo di formare dei combattenti, ma attraverso la consapevolezza puoˋ aiutare coloro che lo praticano assiduamente a far fronte anche a situazioni di pericolo, sfruttando la propria energia interna.

Una tecnica estremamente appagante dei 13 sigilli ne prevede l'esecuzione lentissima ad occhi chiusi: questo traguardo (da raggiungersi all'interno di un corso avanzato) aumenta esponenzialmente l'efficacia in termini di consapevolezza e presenza a se stessi. Si impara ad ascoltare in profonditaˋ il ritmo del proprio corpo.

Kunci

In lingua indonesiana la parola Kunci significa "chiave". Nel contesto dello Sri Murni dobbiamo immaginare, sempre usando un linguaggio metaforico, una chiave in grado di bloccare la parte centrale del nostro corpo, creando un blocco ben saldo in grado di concentrare il massimo dell'energia nella direzione che decidiamo.

Quando si tiene il Kunci, la nostra attenzione, e quindi anche la nostra energia, sono collocate all'altezza del nostro baricentro. Quello che i giapponesi chiamano Hara. L'uso del Kunci durante l'esecuzione dei 13 sigilli non fa altro che potenziarne notevolmente l'efficacia. Anzi, possiamo dire che eˋ grazie al Kunci che i 13 sigilli acquistano la loro valenza di sistema di difesa personale. Al di laˋ dell'aspetto marziale appena ricordato, peroˋ, il Kunci rende la pratica dello Sri Murni (a qualunque livello siamo) estremamente appagante e significativa per l'equilibrio psico fisico e per i notevoli spunti che puoˋ fornire per affrontare le tempeste emotive a cui spesso siamo sottoposti nella frenetica vita moderna.

Il Kunci si realizza con una corretta postura e con una tecnica respiratoria che ne eˋ il fondamento. Tale pratica ha molti punti di contatto con le tecniche di respirazione adottate dai cantanti lirici anche se l'obiettivo, nel nostro caso, non eˋ la potenza dell'emissione vocale, quanto la creazione di un flusso di energia ben direzionato.

Un aspetto interessante, collegato al Kunci e alla sua pratica costante, eˋ il fatto che questa tecnica permette di acquisire una consapevolezza potenziata di se stessi e tale condizione puoˋ aiutare anche a difendersi, (cito dalla quarta di copertina del libro di testo fondamentale in italiano sullo Sri Murni, del M. Maltese - vedi in bibliografia) "da tutte le forme di suggestione e ipnosi, sempre piuˋ in uso anche in Occidente.

Riepilogo finale delle carattistiche principali dello Sri Murni

Lo Sri Murni è un sistema di meditazione dinamica che si basa su pochi elementi chiave: il passo base, i 13 sigilli, la respirazione e il Kunci. Si acquisisce consapevolezza interiore muovendosi nello spazio.È anche un sistema completo di auto difesa che basa la sua efficacia esattamente sugli stessi elementi chiave illustrati in questa presentazione.Non sono richiesti anni e anni di pratica prima di arrivare a poterlo praticare con soddisfazione anche se la via del miglioramento non ha mai fine.Non esistono cinture o dan nella pratica dello Sri Murni: chi l'ha ideato eˋ partito dal concetto di fornire in pochi semplici (ma non banali) elementi, un sistema completo di consapevolezza e miglioramento olistico della persona. Per questo motivo lo Sri Murni puoˋ essere estremamente interessante per tutti coloro che, nella frenetica vita di oggi, non se la sentono di intraprendere un percorso lungo, di anni, per arrivare al possesso di un'arte marziale nella sua perfezione.La pratica costante dello Sri Murni può avere benefici effetti su consistenza ossea, percezione del proprio corpo e consapevolezza interiore. La pratica dei 13 sigilli fornisce anche strumenti di natura motivazionale utili come supporto per affrontare situazioni emotive difficili.Nella pratica avanzata dello Sri Murni si studiano ulteriori sviluppi dei 13 sigilli che ne completano l'efficacia a livello di flessibilità corporea e di versatilità nell'ambito della difesa personale.Lo Sri Murni può essere praticato da tutti e a tutte le età.Un corso base di Sri Murni puoˋ durare anche solo 3 mesi. Si possono progettare corsi avanzati che introducono sempre piuˋ allo studio e all'applicazione marziale dei 13 sigilli e al loro perfezionamento costante nella ricerca dell'equilibrio interiore

Percheˋ propongo questa disciplina

La mia formazione parte dallo Yoga (Hata Yoga). Il valore aggiunto che lo Sri Murni ha dato alla mia formazione personale eˋ stato quello di unire sotto un unico "ombrello" diversi aspetti della formazione personale e psico-fisica che mi sono sembrati estremamente attuali e utili per moltissime persone: consapevolezza corporea, fiducia nella possibilitaˋ di affrontare i problemi, ancoraggio e PNL, ascolto e miglioramento costante nel rispetto dei ritmi naturali del proprio corpo, respirazione (basterebbe solo quest'ultimo aspetto per farne una disciplina da studiare a livello sempre piuˋ diffuso).

Bibliografia

In italiano esiste il seguente testo, che puoˋ essere ocnsiderato "IL" manuale dello Sri Murni:

Maurizio Maltese, Sri Murni - Scuola indonesiana di energia interna, Ed. Mediterranee.

Brevissima presentazione personale

Mi chiamo Emiliano Pancaldi.

Lavoro come docente di ruolo in lettere e storia presso l'IPSIA "F.lli Taddia" di Cento e come formatore nelle nuove tecnologie all'interno dei circuiti di formazione dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna.

Pratico yoga da quando avevo 17 anni e mi sono avvicinato allo Sri Murni da tre anni sotto la guida del Maestro Maurizio Maltese. Sono contestualmente tesserato FISAM (Federazione Italiana Scuole Arti Marziali). Sono istruttore certificato di secondo livello di Sri Murni.

Lo Sri Murni come esperienza motivazionale

Può lo Sri Murni essere utile per vincere le proprie paure, superare blocchi emotivi o situazioni difficili?

Proviamo a rispondere partendo dai 13 sigilli.

Quando si studiano, durante il corso di primo livello, si impara ad associare a ciascuno di loro una precisa intenzione, espressa con determinate parole.

Vediamo nel dettaglio i tredici sigilli e le rispettive espressioni:

Sigillo 1: Sí! (gesto di affermazione)
Sigillo 2: No! (gesto deciso di allontanamento frontale)
Sigillo 3: Via da me! (gesto di allontanamento che procede da lato verso dietro di sé)
Sigillo 4: Sposto di lato (spostamento laterale dell'ostacolo immaginario)
Sigillo 5: Mi apro al mondo (le mani si allontanano a specchio dal corpo)
Sigillo 6: Ribalto le difficoltá in opportunitá
Sigillo 7: Tolgo il superfluo e semino nuove abitudini
Sigillo 8: Potenzio me stesso
Sigillo 9: Riunisco le forze
Sigillo 10: Concilio gli opposti
Sigillo 11: Mi faccio strada
Sigillo 12: Attiro decisamente a me
Sigillo 13: Chiudo con decisione

In che modo possiamo sfruttare queste dichiarazioni intenzionali per motivare noi stessi o gli altri?

Come possiamo potenziare la nostra esecuzione dei tredici sigilli, unendo ai benefici a livello corporeo quelli di carattere psico-motivazionale?

Quando utilizzare la sequenza motivazionale?

Supponiamo di voler diminuire l'influsso di un'emozione negativa su di noi.

Pensiamo per esempio alla paura.

Proviamo a immaginare l'emozione opposta (la determinazione o il coraggio, per esempio) immaginandola come il punto di arrivo.

Partiremo quindi con l'immagine della paura che, nella nostra mente assumerá la consistenza di un avversario che si pone proprio davanti a noi.

Dobbiamo immaginare inoltre che questo avversario davanti a noi, sia via via indebolito dai nostri colpi micidiali, e lentamente scompaia, evapori, si dissolva (ciascuno scelga la modalitá che piú gli é congeniale). Emergerá quindi, sempre gradualmente (durante l'esecuzione della seconda parte della sequenza) la luce, la bellezza dell'emozione, del sentimento positivo che abbiamo scelto come "opposto" a quello negativo di partenza.

Esecuzione della sequenza motivazionale

Completiamo ora l'esempio.

Cominciamo eseguendo l'intera sequenza dei tredici sigilli, ripetendo mentalmente (o anche a voce con volume medio-basso) il seguente script:

- SI'! (primo sigillo), posso dire
- NO! (secondo sigillo) alla PAURA (indicare qui l'emozione negativa), dirle
- VIA DA ME! (terzo sigillo),
- SPOSTATI! (quarto sigillo), perché mi
- APRO AL MONDO (quinto sigillo) e voglio
- RIBALTARE (la paura) IN (DETERMINAZIONE) (sesto sigillo), voglio
- TAGLIARE VIA i pensieri paurosi e SEMINARE nuove positive abitudini (settimo sigillo); voglio
- POTENZIARE ME STESSO (ottavo sigillo),
- RIUNIRE LE FORZE (nono sigillo),
- CONCILIARE GLI OPPOSTI (decimo sigillo) per
- FARMI STRADA (undicesimo sigillo) e
- ATTIRARE DECISAMENTE VERSO DI ME (dodicesimo sigillo) la
- DETERMINAZIONE (sentimento di arrivo espresso quando si fa il tredicesimo sigillo).

Ci tengo a precisare, ancora una volta, che:

- La sequenza va ripetuta piú volte, visualizzando il sentimento o l'emozione negativa proprio come se fosse un avversario, che viene neutralizzato in particolare dai primi sigilli;
- progressivamente dobbiamo indirizzare la nostra mente verso l'emozione positiva (opposta a quella negativa iniziale), rinforzata via via dai sigilli dal quinto al tredicesimo, in cui si afferma chiaramente di essere immersi in questa nuova emozione positiva.

L'esecuzione dell'intera sequenza é rallentata (a volte, molto rallentata), per ben visualizzare tutte le affermazioni collegate a ciascun sigillo.

Dobbiamo essere totalmente immersi nel movimento e visualizzare chiaramente l'espressione motivazionale del sigillo che stiamo eseguendo.

Bisogna ricordarsi sempre di partire ogni volta con una gamba diversa, nella ripetizione della sequenza, cosí da alternare l'intera esecuzione sui due lati del corpo.

Effetti della sequenza motivazionale

Possiamo, in questo caso, parlare di un'influenza profonda del corpo sulla psiche: ogni sigillo, ogni schema motorio di base, si carica di una valenza motivazionale che ne potenzia l'efficacia e la validitá come sistema completo di meditazione dinamica.

Ci si abitua a dare una valenza significativa per se stessi a ciascun sigillo
Non si esegue solo un movimento, ma si diventa, con tutto il proprio corpo, quell'intenzione.
Si comprende meglio il significato profondo (relativo alla meditazione dinamica) di ogni sigilloIl dare un significato anche emotivo al movimento ne migliora spesso l'esecuzione in termini di armonia del movimento stesso.
Se l'esecuzione é piú armoniosa, il flusso di energia attraversa maggiormente tutto il corpo e i benefici, in termini di benessere generale sono piú evidenti.
Si crea un positivo ancoraggio fra ciascun sigillo e l'intenzione che lo rappresenta, cosí da permetterci, ogni qualvolta ne sentiamo la necessitá, di riprodurre la stessa ambientazione emotiva motivante che abbiamo sperimentato durante l'esecuzione dell'intera sequenza.

L'auspicio é quello di poter leggere prossimamente i vostri commenti in calce a questo post per confrontare diverse esperienze e riscontri derivanti dalla pratica costante e finalizzata dei tredici sigilli dello Sri Murni. 

martedì 7 marzo 2017

8 marzo 2017

La lezione di Sri Murni di oggi é stata dedicata al perfezionamento del Kunci durante l'esecuzione dei tredici sigilli.
Come al solito, lo schema della lezione prevede due esecuzioni lentissime (una per lato del corpo) e due esecuzioni medio veloci (sempre una per lato del corpo).

Nelle prime due esecuzioni, il focus deve stabilirsi sulla respirazione preparatoria del sigillo:
- si solleva lentamente il piede per la percussione e nello stesso movimento si insipira profondamente e dolcemente, espandendo la parte bassa dell'addome e tenendo il Kunci.
- tutto il movimento andrebbe fatto (se ci si riesce) ad occhi chiusi cosí da eliminare qualsiasi distrazione per concentrarsi interamente sull'azione.
In questo caso sono possibili tentennamenti, oscillazioni piú o meno ampie, soprattutto all'inizio della pratica, in quanto si deve con gradualitá, acquisire la consapevolezza del proprio equilibrio corporeo.
- Quando si é arrivati al punto che precede la percussione, ci si dovrebbe trovare saldi, con il piede della percussione sollevato, il Kunci ben tenuto, le braccia in procinto di eseguire il sigillo e il corpo in una situazione di vigile attesa.

Nelle due esecuzioni iniziali, lentissime, il piede della percussione va appoggiato molto lentamente a terra e va in ogni caso percepita l'energia di risposta che proviene dal suolo. Tale energia si diriggerá mentalmente alla parte alta del corpo per l'esecuzione del sigillo. Visualizzate questa energia che si dirama per tutte le membra fino ad uscire dalle mani, nell'esecuzione compiuta del sigillo.

Quando il piede della percussione arriva a terra buttate fuori un rapido soffio d'aria (Tembak). Fatelo tutte le volte che eseguite la percussione a terra del piede. Si tratta del completamento del ciclo respiratorio del Kunci. Il Kunci si tiene come se si caricasse un'arma e il Tembak é il momento in cui viene "esploso il colpo" cioé viene eseguito compiutamente il sigillo.

E' importante ricordare sempre di inspirare e tenere il Kunci, prima dell'esecuzione di ogni sigillo. Questa pratica aiuta enormemente ad eseguire in maniera corretta tutti i movimenti previsti dalla pratica dello Sri Murni.
L'esecuzione lentissima (assieme alla consapevolezza del Kunci ben tenuto) procura poi un diffuso benessere psicofisico, perché si avverte che tutto il corpo sta partecipando alla realizzazione di un movimento correttamente eseguito.

Bisogna darsi tutto il tempo necessario per eseguire correttamente, secondo quanto riportato sopra, tutti e tredici i sigilli.

A volte si puó arrivare a 10 minuti solo per l'esecuzione lentissima da entrambi i lati del corpo. Non ha importanza il tempo che dedicate a questa esecuzione: é tempo prezioso che vi serve per acquisire una consapevolezza profonda del vostro corpo.

Potete poi decidere di eseguire anche le due serie medio-veloci. Se avete l'abitudine di fare Sri Murni al mattino, queste due ulteriori esecuzioni vi daranno la carica per affrontare con maggiore entusiasmo e determinazione la giornata.
Se invece siete alla fine della giornata, potete fermarvi alle due esecuzioni lentissime, magari in penombra e con una bella lampada di sale rosa come luce soffusa: preparerete cosí l'intero corpo al relax profondo della notte e del sonno.

Vi segnalo comunque che, eseguendo le due intere sequenze lentissime, concentrandosi sul Kunci e la sua corretta esecuzione, arriverete alla fine delle due serie con una sensazione diffusa di calore nel corpo, come quando si fa una leggera corsettina. Questo deriva dal fatto che la respirazione cosí controllata genera un aumento dell'ossigeno inalato e un maggior equilibrio fra inspirazione ed espirazione, provocando cosí la lieve sudorazione e il senso di calore diffuso di cui parlavamo prima.

Buon Sri Murni a tutti.

cyberpanc

La metafora dell'albero

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