sabato 25 marzo 2017

Il senso profondo della "meditazione dinamica"

Avete presente una classica lezione di Tai Chi?
Ci si muove lentamente e i movimenti sono pensati partendo da un centro, che (volendo scomodare anche i giapponesi) in giapponese si chiama "hara" e che corrisponde al nostro baricentro.
Pensiamo per esempio anche all'uomo di Vitruvio di Leonardo: anche in quel caso abbiamo tutto il corpo dell'uomo che ruota intorno al centro. Tale centro e` entrato anche nella lingua parlata tutti i giorni. La linea che cinge i fianchi viene chiamata "giro vita" e passa proprio per questo punto.

In questa lezione ci concentriamo proprio su questo punto.
Prima pero` di procedere con gli esercizi desidero farvi vedere un breve filmato in cui si puo` chiaramente capire quanto sia importante, per tutte le arti marziali, acquisire la piena consapevolezza di questo punto.

Come vedete in questo filmato il maestro fa chiaramente partire l'energia dei suoi colpi dal suo hara (uso sempre il termine giapponese).


Fra l'altro, se osservate bene il maestro di Tai Chi (stile Chen), risulta ben chiara l'importanza della percussione del piede anche in questa disciplina.
Vi sarete comunque resi conto del controllo assoluto che il maestro ha del proprio corpo, del suo equilibrio e dei movimenti che risultano estremamente armoniosi e ben coordinati, oltre che potenti e vigorosi, quando é necessario. 

Eccoci quindi al fulcro della lezione: come acquisire la consapevolezza del proprio baricentro e utilizzare tale consapevolezza per migliorare il rapporto complessivo con il nostro corpo?

Lo Sri Murni ci puo` venire in aiuto.

Cos'e` lo Sri Murni?
Tecnicamente viene definito "un sistema di meditazione dinamica".

Cosa significa questo? Tutti abbiamo una certa idea di cosa significhi il termine "meditare", ma siamo abituati a pensare alla pratica meditativa come a qualcosa che si deve fare necessariamente da seduti o supini, sdraiati.

Con lo Sri Murni e` possibile meditare in movimento, mentre si compiono determinati schemi motori o "sigilli".

Ma cosa significa "meditare". Diamo una definizione semplice e senza pretese troppo alte: meditare significa educarsi alla presenza di se stessi. Acquisire la consapevolezza del nostro "esistere" momento dopo momento.
Questa consapevolezza risulta estremamente importante quando siamo travolti da forti emozioni e rischiamo di perdere "il controllo". La meditazione ci aiuta a riconcentrare la nostra attenzione sull'essenziale, su cio` che costituisce "lo zoccolo duro" della nostra consapevolezza.

Se prendiamo l'abitudine di tornare ogni volta che lo desideriamo a una migliore consapevolezza di noi stessi scopriremo sicuramente un maggior controllo, non tanto del mondo circostante, quanto della nostra risposta alle sollecitazioni esterne.

Per fare questo risulta importantissima la respirazione. TUtte le discipline orientali insistono tantissimo sul corretto modo di respirare. Parlano di flusso di energia che, attraverso il respiro, si diffonde nel nostro corpo, togliendo i blocchi energetici e i ristagni di liquidi, di tossine. Se ci pensate la respirazione permette di ripulire il nostro corpo degli scarti del nostro metabolismo interno. Una corretta e disciplinata respirazione calma le emozioni tumultuose e aiuta a coltivare la pace mentale.
Tutte cose essenziali nel nostro mondo governato dalla velocitá, ma anche dalla superficialitá.

La meditazione dinamica dello Sri Murni puó aiutarci ad andare nel profondo. A gustare il movimento corporeo come una danza della vita, che scorre initerrottamente dentro e fuori di noi.

Buono Sri Murni a tutti
cyberpanc

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